L’ASSE ANTIMERITOCRATICA FRA LA CALABRIA E IL FRIULI

Fino all’altroieri il ministro Sacconi tuonava contro il mercato e contro i liberisti. Ieri, tardivamente, il ministro invocava dalle pagine del Corriere una stagione di liberalizzazioni. Alla buon’ora. Nel contesto s’infila il colossale Abravanel che ci fornisce il quadro dell’applicazione dei maturandi. Si ha notizia che in Calabria in un liceo sono stati sfornati venti 100 e lode contro uno o due (100 e lode) del Nord. Essendo in Italia il diritto allo studio pienamente acquisito, non vi è nessuna garanzia sulla meritocrazia nella selezione.
L’autoblog ragiona così. Se alle superiori al sud si batte la fiacca e si porta a casa il 100 e lode, nel profondo Nord, Friuli, accade la stessa cosa. Il parallelo è puntuale. La mangiatoia statale interviene per creare quei segmenti di mercato protetti che alterano il principio meritocratico che altri paesi sostengono.
Due grandi industriali della provincia di Udine (Fantoni e Pittini) volevano risolvere i problemi della depurazione delle acque dei loro impianti con i soldi dello stato. I soldi della provincia. All’autoblog non interessa la parte giudiziaria, interessano i tremilioni e mezzo di euri che gli industriali Pittini e Fantoni sono riusciti a farsi dare dai protettori politici.
Ecco la differenza fra il capitalismo di relazioni e quello del merito.