19 Febbraio 2025 - 12:10 pm


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GoriziaDelizia Exxx…Polzive!!! Schiaffo del consiglio comunale a RiccardiPetardi e al suo DG Poggiana. Voto unanime dell’assemblea contro il trasferimento delle chirurgie; Sospendere l’applicazione. Cronaca di un Calvario.

Nel pomeriggio di ieri, mercoledì, il consiglio comunale di Gorizia, massimo organo democratico,  si è riunito in forma straordinaria per discutere e votare la contrarietà alla decisione di concentrale le degenze cardiologiche nella sola sede di Monfalcone e di «sospendere l’applicazione e riconsiderare la decisione». (vedi leopost). L’assemblea degli eletti era chiamata al voto per “impegnare sindaco e giunta a farsi portavoce della volontà del Consiglio comunale. Aula arroventata contro l’assessore Riccardi (“glerie” per gli amici, ghiaia) e il suo fidato neo DG Antonio Pggiana. Ambedue travolti dal voto dei consiglieri. Nel corso del dibattito è intervenuto Adelino Adami, medico del Comitato per la salute pubblica di Gorizia: «Ogni cittadino ha diritto a essere curato – ha ricordato – sia quello di Monfalcone che di Gorizia ma qui rischiamo l’effetto domino». Ma sono i numeri che valgono le ragioni dei goriziani: «Quello dei di ricoveri nella sede di cardiologia di Gorizia è in crescita (590 nel 2024, rispetto ai 420 del 2022) e  sono in linea positiva anche gli impianti di pacemaker e defibrillatori (da 238 nel 2022 a 328 nel 2024); l’utilizzo di modalità innovative è testimoniato inoltre da ben 1.278 telemonitoraggi da remoto svolti nell’ultimo anno, e che l’elevato livello qualitativo della cardiologia di Gorizia è dimostrato da numerosi indicatori rilevati anche da AGENAS, dati che confermano l’alta specializzazione e professionalità del personale di cardiologia e come esso rappresenti un’eccellenza nell’ambito di una equilibrata valorizzazione delle due sedi del Presidio ospedaliero di Gorizia-Monfalcone», ricordando come «per la complessità degli interventi che si eseguono nelle SC chirurgiche (Urologia, Chirurgia, Ortopedia), la presenza di cardiologia risulta opportuna e necessaria sia per la sicurezza dei pazienti che per la giusta e necessaria garanzia dei professionisti e che la sua assenza comprometterebbe anche l’operatività di questi reparti, creando un ulteriore impoverimento dell’Ospedale di Gorizia; la presenza di cardiologia consente la gestione snella di problematiche cardiache e di terapie complesse altrove non gestibili; la cardiologia di Gorizia è inoltre attrezzata per poter dializzare i pazienti direttamente in unità intensiva». Nuovo schiaffo all’assessore alla sanità Riccardi, finito nel tritacarne di un settore che in Friuli non decolla, ma questa volta da parte di un‘assemblea consiliare, massimo organo democratico eletto dal popolo sovrano. A introdurre la discussione il sindaco, Rodolfo Ziberna, che ha annunciato al consiglio di aver inviato la mozione consiliare, sottoscritta dai capigruppo di maggioranza e minoranza, all’assessore regionale Riccardi, al direttore generale Poggiana e a chi di competenza «per minimizzare i tempi prima della certa approvazione. La delibera di giunta del 6 dicembre andrà richiamata con altro atto simile. Siamo d’accordo con gli hub regionali e non siamo campanilisti ma in tema di salute pubblica non ci possono essere discussioni. Chiediamo non si proceda con alcuna misura di trasferimento in attesa di questo atto regionale. Nel frattempo – ha concluso il sindaco – chiederò un incontro con il primario, dottoressa Lardieri, per chiarire nel dettaglio le controdeduzioni a fronte di quanto ci verrà illustrato oltre la mozione che è stata presentata oggi».

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