Alta tensione a San Vito al Tagliamento dopo che il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Markus Maurmair ha replicato al sindaco Bernava rispetto all’inquinamento della zona industriale e all’installazione di una centralina. “Credo che sia più che legittimo che un sindaco si preoccupi dello stato della qualità dell’aria nel suo comune proprio a tutela dei cittadini. E’ la prima volta – osserva Bernava – che che vedo un consigliere regionale che attacca un comune della sua zona elettorale. Anzichè cercare di aiutare. Credo sia una vergogna”. Sul punto intervengono gli esponenti della lista “Cittadini per San Vito” che replicano al consigliere: “Markus Maurmair ha letto questa iniziativa – condivisa con Zipr e rafforzata dall’impegno diretto dell’amministrazione comunale – come un atto di “allarmismo”. Una visione curiosa, soprattutto da parte di chi dovrebbe rappresentare il territorio in Regione e tutelarne gli interessi. Ma evidentemente, tra il dovere verso i cittadini e il desiderio di compiacere la giunta regionale, la scelta è stata fatta.
Non è la prima volta. Il sostegno incondizionato del consigliere Maurmair alla politica di demolizione della sanità pubblica nel Friuli Occidentale – con la chiusura del punto nascita di San Vito – resta una ferita aperta per il nostro territorio. Così come resta inaccettabile l’appoggio dato all’operazione di fusione Hydrogea–Cafc, che ha penalizzato e umiliato una realtà come LTA, la stessa società che aveva collaborato per anni con il Maurmair sindaco di Valvasone Arzene.
Sorprende, e non poco, che un ex sindaco possa dimenticare così in fretta cosa significhi amministrare un territorio, conoscere i suoi bisogni, ascoltarne le istanze. Ma si sa: quando lo sguardo è fisso sulle dinamiche interne di partito, si rischia di perdere il contatto con chi ti ha eletto. Nel frattempo, a San Vito, l’amministrazione civica continua a lavorare con strumenti concreti, alleanze virtuose e uno sguardo rivolto esclusivamente al benessere dei cittadini. Anche se qualcuno, più che dell’aria che si respira qui, sembra preoccuparsi soprattutto del clima… nella propria segreteria politica”.