FIDUCIA AL GOVERNO ANCHE DAL SENATO. BERLUSCONI “FLI E’ LEALE”

Era il primo ottobre, un paio di mesi fa, e tutti i quotidiani titolavano così. A parti inverse in quanto alla camera la fiducia era passata agevolmente, poi al senato con 174 sì e 129 no.
Berlusconi parlò di “spirito costruttivo e lealà” di Fli. Oggi invece dopo che un presidente della camera si trasforma in capopartito e passa dalla Annunziata per informare i cittadini sulle intenzioni del suo gruppo, il cortocircuito mentale di costoro è ormai certificato.
Stare con Di PIetro e Bersani per costruire una nuova destra è l’avvio più delirante per un elettore liberale.
Buona fortuna, ma ne abbiamo già parlato e anche su Collino da Gemona. LO si era capito venerdì a Pordenone, nell’intervento di Gottardo. “quarantasettemila preferenze” insisteva il coordinatore regionale. Ne aveva ben donde, stava annusando la fuoriuscita di Collino alla quale oggi si annuncia quella del consigliere provinciale di Gorizia Dal Bello. Se è vero che gli ideali della destra sono la fedeltà, la meritocrazia (…), il rispetto delle istituzioni, anche il quadro politico provinciale di Udine dovrebbe subire un piccolo “aggiustamento”. Marchetti ha sempre risposto a Collino, Virgili a Blasoni e Gottardo. Smarrimenti.
Per l’intanto il Fli costituirà il nuovo gruppo regionale e la prima richiesta sarà una poltrona nell’esecutivo. In nome della nuova destra.