Lo zingarettiano Foglio diretto da Cerasa riporta oggi le insofferenze di una nutrita pattuglia di eurodeputati leghisti che, da Bruxelles, scruta l’orizzonte; la direzione è quella del Partito Popolare. L’intervista di Salvini sul Gazzettino arricchisce l’argomento. Il Foglio prende spunto dalle dimissioni di Andrea Caroppo dal gruppo degli europarlamentari di «Identità e Democrazia», per far esplodere il petardo nell’area della pattuglia salviniana. Lo spilimberghese Marco Dreosto guida la fronda di coloro che sono sempre più contrari all’ortodossia nazionalista della Le Pen. E Salvini apre a Giorgetti: «Si al dialogo coi popolari». Anticipazioni venerdì 16 ottobre a Spilimbergo〈PN〉 alle ore 20,30 col prof. A.M. Rinaldi, l’ex radicale Capezzone e Agrusti. Convegno su: “Europa dei Popoli…”. Ma va?
Il bivio e l’isolamento. Alla Lega serve una svolta. Salvini lo ha capito dopo il successo di Zaia in Veneto, un’affermazione cristallina che ha impressionato l’intero pianeta leghista. L’isolamento non è più in agenda tanto che un leghista della prima ora come Gianantonio Da Re osserva: «Stando coi sovranisti ci isoliamo da soli». Anche in questo caso, secondo i più sgamati, spunterebbe il timbro di Zaia cui il trevigiano Da Re (iscritto alla Lega dal 1984 ed è stato sindaco di Vittorio Veneto) è legato da parecchi anni. Ma non è semplice. All’interno del gruppo europeo della Lega, passato a 28 deputati dopo la fuoriuscita di Caroppo, il malcontento dilaga, gli irriducibili nazionalisti non ne vogliono sapere di finire tra le braccia della Merkel e sono convinti di un ulteriore affermazione dei Lepenisti. Fra i più intransigenti anche il professor Antonio Maria Rinaldi che Marco Dreosto, animatore insieme alla piemontese Gianna Gancia della fronda antinazionalista, ha invitato per venerdì 16 ottobre a Spilimbergo per un convegno sull’Europa.