Per un segno beffardo del destino, lo scandalo delle “cafonalissime” spese dei consiglieri regionali FVG, infuria proprio nel tempo della penitenza, quarantaquattrogiorni a partire da mercoledì prossimo, quando Tondo tornerà dall’estero e quando il gruppo d’intellettuali collinari si riunirà a Ceresetto per la tradizionale “renghe”.
Perchè Quaresima. Gesù Cristo digiunò e pregò per prepararsi alla vita pubblica che culminava col triduo pasquale. Scopo pertanto della Quaresima è quello di preparare i catecumeni (i consiglieri) alla pratica della penitenza e delle elezioni.
Chi ha sentito Tondo in questi giorni, rivela che il presidente è furioso, vuole chiarezza e solleciterà, nell’ambito delle sue possibilità, una risposta delle indagini più rapida possibile.
Non che sia una magmantica totalità di eguali, tuttavia Tondo è intenzionato a porre una sorta di codice di impresentabilità anche per le elezioni di metà aprile. Almeno all’interno del PDL e della lista civica Tondo.
Stesso discorso vale per le altre forze politiche, anche Serracchiani non indugia, Narduzzi il conto lo ha già pagato con Ballaman. Il riflesso è comune e dello stesso tenore: chi sarà coinvolto o raggiunto da provvedimenti di garanzia da parte della magistratura, rispetto al fenomeno Cafonal del nord est, sarà costretto a rinunciare alla candidatura alle regionali.