Il presidente uscente Maurizio Fugatti (Lega) con la coalizione di centrodestra vince le elezioni provinciali in Trentino. Fugatti ottiene oltre il 51% delle preferenze. La sua coalizione avrà 21 seggi. Francesco Valduga con la coalizione di centrosinistra al 37% e 13 seggi. Forte polarizzazione del voto, le due coalizioni maggiori raccolgono quasi il 90% dei voti. Gli altri 5 candidati presidente si spartiscono circa il 10% delle preferenze ed al momento l’unico ad entrare in Consiglio oltre a Valduga sarà Degasperi. La composizione del nuovo Consiglio provinciale altoatesino: La Svp scende a 13 consiglieri (-2 rispetto al 2018), Team K e Süd-Tiroler Freiheit ne ottengono 4 a testa, Verdi a quota 3, Fratelli d’Italia a quota 2, Freiheitlichen e Anderlan a 2.
In Alto Adige la giunta provinciale Kompatscher ter parte decisamente in salita. La Suedtiroler Volkspartei (Svp) esce decisamente indebolita dalle elezioni provinciali, calando rispetto al 2018 dal 38,8 al 32,9%. Lo stesso vale anche per il partner di coalizione la Lega, che cinque anni fa fu il primo partito di lingua italiana con il 14% ed ora si ritrova al 4%, sorpassata da Fdi e addirittura Pd.
Si tratta comunque di dati parziali (55,4% delle sezioni scrutinate). La formazione della nuova giunta sarà tutt’altro che facile, anche a causa di alcuni veti incrociati. Il partito della premier Giorgia Meloni si guadagna, come detto, la prima posizione tra i partiti di lingua italiana con il 7,8%, potendo così rivendicare a pieno titolo un posto in giunta. Nel 2018 si fermò al 2,3%. Il Pd sostanzialmente tiene (scende dal 5,1 al 4,6%). La Civica e la lista no vax Vita stanno al 3,4 e al 2,7%, mentre crollano sotto l’un percento M5s (0,9), Forza Italia (0,8) e la lista Centro Destra dell’ex leghista Filippo Maturi (0,8). Sul versante tedesco si nota una polarizzazione del voto, tra forze di destra e quelle liberali.