Documento contabile e di previsione del bilancio triennale approvato dalla maggioranza. Ha votato contro tutta l’opposizione compresi Salmé e il gruppo di Fontanini.
Consiglio comunale di Udine su bilancio e una vivace interpellanza sul verde pubblico presieduto dal vice Venanzi in sostituzione del sindaco De Toni colpito ieri da un malore cui tutti i consiglieri hanno augurato una pronta guarigione. La presidente Nassimbeni ha assicurato che sarà presente all’assemblea del prossimo 27 gennaio. La lunga discussione sul documento contabile, sospeso alle 21,45 è stata preceduta dall’interpellanza urgente presentata dalla consigliera comunale di maggioranza Antonella Eloisa Gatta (Lista De Toni) contro l’assessore al verde pubblico Marchiol e il suo “PianoZero” del verde. «Chiederò oggi stesso la convocazione di una commissione straordinaria per avere spiegazioni sul perché sono stati tagliati gli alberi di un’intera via (Bidernuccio). Erano tutti malati? A me i tecnici – osserva Antonella Gatta – non hanno dato nessuna spiegazione. Perché non è stata avvisata la popolazione? Le persone sono rimaste sconvolte dall’aver visto dalla sera alla mattina un’intera via senza alberi». La distanza della consigliera, eletta nella lista del sindaco De Toni, con la sua maggioranza si rivela sempre più marcata dal percorso amministrativo. Per Davide Gollin, lista De Toni, si tratta invece di «avere coraggio di compiere alcune scelte». Replica: «Quando si tratta di scelte che stravolgono l’anima della città, dovrebbero essere condivise». Riguardo al Documento Unico di programmazione e del bilancio di previsione 2025-2027 l’opposizione ha fatto il suo ed ha pestato duro su sicurezza, tasse, viabilità e commercio. Ha iniziato l’esponente di “Identità Civica” Michele Zanolla che si è detto preoccupato per il 2025: «Questa è un’amministrazione senza impronta, serve un cambio di passo. Chiudiamo un 2024 come un “annus horribilis”. Economia, sicurezza e tasse sono i tre punti negativi. Meno parcheggi significa calo del fatturato (-30%). Dove andranno a finire gli oltre 8 milioni dell’aumento dell’addizionale Irpef? Terzo punto – tuona Zanolla – è quello della sicurezza: Dal 1999 a oggi, il 2024 è stato il peggior anno per la sicurezza della nostra città. Vedo che dal bilancio, per il settore, è stato investito solo il 2,5%. Un pò poco. La sicurezza partecipata non è un’idea vostra ma del gruppo di Malignani». I consiglieri Vidoni, Laudicina, Michelini e Cunta, bocciano in toto il documento triennale. «Un bilancio che si regge su un fardello di natura tributaria caricato sulle spalle dei cittadini, l’addizionale Irpef. Una scelta compiuta senza fare alcuno sforzo per evitare l’aumento dei tributi. Siete i primi a non credere che Udine sia una città turistica (rivolgendosi a Pirone). Distruzione del commercio cittadino e delle attività nel centro storico. Dateci notizie sullo stato dei negozi della galleria di palazzo D’Aronco» (Laudicina). Per il capogruppo di Fratelli d’Italia Vidoni, il giudizio resta negativo: “Parto da un punto fondamentale: le imposte. L’anno scorso questa amministrazione ha deciso di aumentare fino allo 0,8% addizionale Irpef. Si tassano i cittadini di Udine e si tassano anche i turisti. Manca una visione di insieme. Siamo preoccupati per la viabilità e lavori pubblici. Pedonalizzazioni, chiusure di strade, sperimentazione per cercare di chiudere al traffico vicino agli istituti scolastici. Quali sarebbero gli istituti?». Chiede all’assessore Marchiol il capogruppo di Fratelli d’Italia Vidoni. A breve l’approvazione del documento del “Primo Venanzi”. Eletti i nuovi revisori dei conti per il 2025/’28. Presidente Antonio Gonano, Emanuela De Marchi e Franco Curtarelli.