Apertura del consiglio permanente della CEI, ieri. Il cardinale non ha deluso le attese tant’è vero che il porporato, dopo aver analizzato l’attuale situazione socio-politica, ha precisato che: “è compito dei cattolici combattere e denunciare corruzione, arricchimenti facili con la politica, evasione fiscale, reati contro la pubblica amministrazione”. E’ un forte appello quello di Bagnasco che non coglie impreparato il sentimento popolare, soprattutto nel momento in cui la politica regionale, dopo lo psicodramma della formazione delle liste alle nazionali, si prepara a scegliere i nomi per il rinnovo del parlamento regionale. Sia Tondo che Serracchiani, per ora, ricevono questo primo suggerimento. Liste pulite anche alle regionali.
Serracchiani, attraverso le primarie per Trieste, ha già posto la questione: nessun indagato nelle liste del PD, nessun precedente penale pendente o passato. Il PDL, almeno a livello regionale pare non aver problemi di sorta, nemmeno l’incubatore civico di Tondo. Tuttavia la prudenza, in questi casi, non è mai troppa.
Sicuramente Angelo Bagnasco solleva una questione che sarà fortemente amplificata in campagna elettorale.