C’è un’Atreju anche in Friuli che coincide, per significato politico e per date, con quella organizzata da Fratelli d’Italia a Roma. Si tratta della bicchierata tricolore promossa dall’associazione “Nordestra” sotto il tendone di Torsa di Pocenia che quest’anno ha goduto, inopportunamente, del patrocinio della Regione Friuli Venezia Giulia. Infatti a presenziare all’evento di chiara matrice destrosa e intestato al “purcìt” (maiale), era presente il vice presidente ed esponente di Fratelli d’Italia Mario Anzil. Negli anni scorsi, il tendone dedicato agli incontri era tappezzato di vessilli e bandiere dedicati a Benito, alla Rsi e al regime dei fasci e delle corporazioni. I partecipanti facevano a gara su chi aveva la maglietta con stampato il cranio del Duce più grande di tutti. Quest’anno erano esibite in bella mostra bottiglie di vino con le etichette di un pazzoide tedesco e del suo zerbino italico Benito. Ma quali erano i temi politici più significativi ascoltati nelle due manifestazioni? Ad Atreju Giorgia Meloni ha chiuso la kermesse ricordando: “I centri in Albania funzioneranno”. A Torsa (Ud) il vice presidente Anzil ha sorpreso i presenti: “Dobbiamo ritrovare lo spirito friulano delle osterie. Quello dei nostri padri che le frequentavano (!!!??) può guidarci nelle decisioni del nostro futuro” (in Lega sono rimasti sbalorditi dopo le misure di Salvini, visto che nelle osterie si tracanna alla grandissima). L’assessore regionale alla cultura era accompagnato da alcuni esponenti dei Benito Remix friulani fra i quali il dirigente Ugo Falcone ed alcuni iscritti della zona. Ad allietare la “Purcitade” (Maialata) l’associazione “Nordestra” aveva invitato il cantautore friulano Dario Zampa. Evidentemente una consolazione per Mario Anzil dopo la figuraccia rimediata a Gorizia con Elisa.