La consigliera comunale di Udine Antonella Eloisa Gatta uscita senza molte fisime dalla maggioranza e approdata nel gruppo misto è diventata l’unica donna simbolo liberale, occidentale, mercatista e in difesa della categoria dei commercianti che Udine abbia mai avuto. Coraggiosa, competente e talentuosa. Docente di diritto pubblico applicato alle scienze motorie è stata eletta con la “Lista De Toni” poi, un pò per la vergogna, un pò per radicali divergenze sull’attività amministrativa, ha abbandonato la carovana degli ayatollah. Uno dei motivi di scontro è stato quello sulla riqualificazione di Piazza Garibaldi e l’utopia urbanistica dell’assessore Marchiol di togliere le auto dal parcheggio antistante l’istituto. Sul punto è intervenuto in modo sbalestrato il vice sindaco Venanzi sul quotidiano “amico”. Il commento di Eloisa è una rasoiata profonda al povero Alessandro, lo smemorato. Osserva la consigliera Eloisa: «Leggo sul MV le dichiarazioni di Venanzi che ha deciso di prendere le distanze da Marchiol, perché immaginava un percorso partecipato, ma come al solito c’è stato l’ennesimo passo avanti in autonomia dell’assessore Marchiol. Ma davvero non ne sapeva nulla?
E in ogni caso, dovrebbe parlare Marchiol con i commercianti? Ha già dichiarato di averci parlato, e l’esito dell’incontro è sotto gli occhi di tutti, in uno stato d’animo a dir poco deluso. Per loro, oltre al danno (ztl h24, piazza garibaldi e arredi imbarazzanti) la beffa, si vedono annullare anche l’incontro via mail… E quando parliamo di categorie dei commercianti , dietro questo asettico termine, parliamo di famiglie, di dipendenti, di mariti, mogli, figli, parliamo di mutui, affitti, bollette, spese per vivere. Ogni santo giorno che si alza la saracinesca. E quindi, certo che il percorso andava condiviso, gradualizzato, limato ed adattato alla nostra realtà, ai nostri tempi, al nostro modo di vivere. Leggere che l’unica risposta data da Venanzi è stata ” ci pensi Marchiol… io mi chiamo fuori” No vicesindaco Venanzi, tu non ti puoi chiamar fuori, tu e il tuo partito di maggioranza. Che Venanzi faccia valere il suo essere espressione del partito di maggioranza relativa e ancor di più il Vicesindaco di questa città! Abbia il coraggio, di rimettere in ordine i piani, sciogliersi da questo abbraccio mortale e tornare alla realizzazione di quel programma iniziale, così ben ideato, ragionato e condiviso. Altrimenti sarà l’ennesimo balletto, l’ennesimo teatro o farsa della politica, dove a pagare sono e saranno sempre tutte le categorie di lavoratori e, dunque, i cittadini udinesi». A Guisa di Eloisa una campionessa cui la coalizione liberale, progressista, laica ed europea che sta germogliando all’interno delle vecchie mura farebbe bene a tenerne conto.