8 Febbraio 2025 - 8:06 pm


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OraBasta Exxx…Polzive!!! Anna Cisint e Magdi Allam ultimi avamposti dei paesi liberali laici e democratici. La sindaca: “Siamo in pericolo”. Allam ricorda Marco D’Aviano. A Monfalcone i musulmani pretendono di trasformare i locali in moschee.

 

La sindaca di Monfalcone è arrivata ieri sera a Udine all’Hotel Astoria, accompagnata da Magdi Allam, per presentare il suo ultimo libro, “Ora Basta”. L’ex vice direttore del Corriere della Sera ha ricordato l’impresa di Marco D’Aviano a Vienna nel 1683: “Ha salvato l’Europa dall’invasione dei turchi e ottomani”, la sindaca ha reso nota, nei dettagli, la sua esperienza di amministratore in un contesto problematico di una città in cui abita il 31% di stranieri di cui il 23% muslim. Niente chiacchiere, ma solo fatti concreti. Chi sta in prima linea non ha bisogno di fare l’imbonitore e i fatti sono quelli relativi alla battaglia dell’amministrazione comunale contro la sopraffazione dei beduini. Un contenzioso continuo su cui la sindaca non cede di un millimetro. Rispetto all’ordinanza del Consiglio di Stato sui due locali trasformati in moschee la sindaca precisa:  «L’Amministrazione comunale, a seguito della ricognizione e dell’istruttoria da parte dei competenti uffici, ha individuato i siti, che avranno valenza temporanea e provvisoria “nelle more dell’udienza di merito”, nel rispetto dell’ambito temporale (7 giorni) indicato dal provvedimento». Quindi, tempi rispettati e individuato un sito “provvisorio” (il bocciodromo) per le funzioni religiose. Ma «Il Comune di Monfalcone rileva che, nonostante i pronunciamenti del Consiglio di Stato che ha chiaramente ribadito che la libertà di culto individuale è considerata “diritto inviolabile”, quando diventa collettiva deve esercitarsi nel rispetto delle norme amministrative e praticata nel rispetto della legalità, i due Centri islamici hanno continuato a utilizzare in palese violazione alle disposizioni i locali situati in via Duca d’Aosta 28 e in via don Fanin a fini di culto. Per questo l’ente richiama le due associazioni all’ottemperanza dell’ordinanza collegiale adottata dal Consiglio di Stato che ha confermato di fatto le ordinanze del Comune che erano intervenute per garantire nei due centri l’applicazione delle norme urbanistiche, e quelle della sicurezza e incolumità pubblica, in quanto tali luoghi non possono essere trasformati in moschee». Dal comune riferiscono che l’unico edificio attualmente non utilizzato in maniera continuativa e che viene individuato quale sito alternativo provvisorio, è costituito dalla struttura denominata “Bocciodromo” per il quale, naturalmente, andranno assunti tutti gli adempimenti di legge. La sindaca lo ha ribadito ieri sera a Udine alla presentazione del libro: «A fronte di quella “leale collaborazione”, che dovrebbe essere ottemperata in maniera biunivoca e pretesa dai Centri islamici, di fatto è stata violata con il ripetuto mancato rispetto delle decisioni del Consiglio di Stato, il Comune di Monfalcone, per salvaguardare i diritti degli utenti e delle varie attività sociali, ha inteso individuare con tutte le dovute verifiche una pluralità di siti che rispondono pienamente al fatto di essere dignitosi, ubicati in posti vicini e facilmente accessibili, che sono stati – conseguentemente – comunicati ai due centri interessati. Esiste infatti esiste un provvedimento granitico che sancisce che quelle sue strutture non possono essere utilizzate come luoghi di culto e quindi si ricorda che anche quel provvedimento va ottemperato dalle due associazioni». Arroganza e prepotenza. Per questo motivo Cisint ha ricordato ieri sera: «Siamo in pericolo».

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