E’ stato approvato in assemblea il pauroso bilancio della ESCO. Ha giocato a favore il piano di ristrutturazione presentato dall’amministratore unico.
Come si è giunti a contabilizzare un passivo di oltre un milione di euri per una società che forniva un servizio di teleriscaldamento in Alto Friuli? A causa dei costi di approvvigionamento di energia elettrica superiori a quelli ipotizzati. E a fronte del deciso incremento dei costi di produzione, non vi è stato tuttavia un correlato aumento dei ricavi; l’andamento della gestione risulta essere negativamente influenzato da un, troppo timido, aumento delle tariffe praticate all’utenza. In pratica le materie prime aumentavano ma gli amministratori non aggiornavano i prezzi. La società Esco Montagna FVG s.r.l. con sede ad Arta Terme è stata costituita nel 2008. Oggetto della compagine è l’esercizio dell’attività di ricerca, produzione, approvvigionamento, trasporto, trasformazione, distribuzione, acquisto, vendita, utilizzo e recupero delle energie e più in generale l’operatività in veste di Energy Service Company (ossia società di servizi energetici); più specificatamente, la società prevede nel proprio oggetto sociale, la gestione e manutenzione di impianti di teleriscaldamento. A far data dal 01.09.2023, la compagine sociale risulta così composta: Comune Socchieve, Comune Ravascletto, Comune Artegna, Comune Comeglians, Comune di Ovaro, Comune di Sauris, Comune di Forni di Sotto € 1.500,00, Comune di Verzegnis, Comune di Ampezzo, Comune di Cercivento, Comune di Paluzz, Comune di Treppo-Ligosullo, Comune di Forni di Sopra, Comune di Arta Terme e il Comune di Lauco. Con deliberazione del 2008, l’allora Comunità Montana aveva affidato ad Esco la gestione del suddetto servizio pubblico, mediante il modello gestorio dell’in-house providing. L’amministrazione ordinaria e straordinaria e, pertanto, la completa gestione della società, è stata affidata, a far data dal 12.05.2022, ad un amministratore unico, cui è attribuita altresì la rappresentanza legale di fronte ai terzi ed in giudizio, amministratore che, oggi, si identifica in Sergio Buzzi. Il quale nel piano di ristrutturazione elenca lo stato di crisi della ESCO: “La società ricorrente versa, purtroppo al momento, in uno stato di crisi di liquidità, cui si affiancano una situazione di squilibrio finanziario e di inadeguatezza della struttura patrimoniale. Grava, infatti, sulla società, calcolato al 31.12.2024, un passivo complessivo pari ad € 1.180.570,74, a fronte di un attivo, pari ad € 754.712,78.
Quanto dovranno versare i soci per ristrutturare il bidone?
La Comunità di Montagna della Carnia: 589.407,74 €
Comune Socchieve: 1.224,21 €
Comune Ravascletto: 1.224,21 €
Comune Artegna: 1.224,21 €
Comune Comeglians: 1.224,21 €
Comune Ovaro: 1.836,31 €
Comune Sauris: 1.224,21 €
Comune Treppo Ligosullo: 2.448,42 €
Comune Forni di Sotto: 1.836,31 €
Comune Verzegnis: 2.448,42 €
Comune Ampezzo: 1.224,21 €
Comune Cercivento: 1.224,21 €
Comune Paluzza: 1.224,21 €
Comune Forni di Sopra: 612,10 €
Comune Arta Terme: 2.448,42 €
Comune Lauco 1.273,18 €