L’università e il partito, come instrumentum religionis. E’ questo il concetto, peraltro nobile, se contestualizzato alla ragione sterile, infantile, che ha portato Bosetti, uno dei giovani del centrodestra friulano più promettenti e intelligenti, a dare le dimissioni dalla GIOVANE ITALIA FVG.
IL caso è nato a ridosso della consultazione elettorale all’ateneo friulano, dove a causa di intransigenze personali, cupe, di ricatti, rancori e banalità, hanno portato la meraviglia vivace azzurra a perdere il confronto con la sinistra. Chi spingeva la lista della “purificazione politica” TURNOVER contro UNIUDINE?
Divisioni nel centrodestra create da veti incrociati verso Donazzolo e Giulia Greatti colpevoli solo di essere “vicini” all’assessore YOAN. IL leader di Uniudine viene comunque premiato per l’elezione nel CDA ma le premesse erano molto diverse, dalla finta concordia si è passati ai veti.
IL presidente della GIovane Italia, l’assessore di Martignacco Alessandro Venuti che si commuove di fronte alle parole della misericordia cristiana descritta dal vescovo Mazoccato a Natale, ma che sui rapporti di gruppo, vorrebbe determinare le sue scelte come un kapò, o meglio come un cardinale Bellarmino de noantri che punta all’egemonia culturale agitando il vangelo.
L’instrumentum regni, appunto. I giovani del PDL son fatti così. Già grandi, come la guerra tra bande dei senior, correnti, persone, tradimenti, personalismi, simpatie, che si infiamma ogniqualvolta si avvicinano appuntamenti elettorali. Auguri.