E’ stata inaugurata ieri in casa Cavazzini la mostra di uno degli architetti più famosi al mondo con studio in via Mercatovecchio, nel cuore di Udine. 7 dicembre 1923 – 7 dicembre 2023, 100 anni dalla sua nascita. Valle ha firmato opere sperimentali a livello internazionale, perfino a Manhattan. Un genio che l’amministrazione di centrosinistra ha ignorato. Il sindaco era in Veneto in gita turistica (è arrivato un’ora dopo), l’assessore Pirone introvabile. A rappresentare l’amministrazione comunale che ha dato i natali a Gino Valle è stata delegata una consigliera comunale, Stefania Garlatti Costa (vedi foto), esperta di plurilinguismo, accompagnata dalla presidente di commissione pari opportunità Roberta Nunin. Uno sgarbo istituzionale clamoroso e uno schiaffo al patrimonio friulano dell’architetto Valle che ha messo a disagio tutti i presenti. Ospiti di livello arrivati dalla Svizzera come i curatori della mostra; c’erano appassionati dal Veneto, da Trieste e molti professionisti. Dell’amministrazione si sono notati Croatto, l’assessore Gasparin (che non ha preso la parola), Di Lenardo, Peratoner e Olivotto. Per la giunta De Toni, quella di ieri è stata la giornata che ha messo i sigilli (si spera) a una delle settimane peggiori del centrosinistra. Nemmeno le accecanti luci islamiche riescono a coprire le sbandate della maggioranza. Il sindaco e il consigliere docente universitario s’impappinano sull’hotel Là di Moret, un’auto che scorazza sulla gradinata del santuario di Madonna delle Grazie, il budello di piazza primo maggio, i furti che galoppano a un ritmo mai visto prima; bande di stranieri che terrorizzano i cittadini e ieri sera la vergogna delle assenze. Povero Gino Valle, la civiltà del relativismo è al suo vertice.