Si fa sempre più rovente il clima a Udine per via dell’annunciata inaugurazione di una nuova sede di Forza Nuova in via Paparotti, un’organizzazione politica che non fa mistero di voler rinverdire i tragici ferrivecchi del fascio e della stagionata XMas. Una settimana fa è stata inaugurata una sede a Ferrara con tanto di bandierotto raffigurante un teschio con un pugnale in bocca sormontato dallo slogan, “casa della patria”. Il leader è Roberto Fiore che, recentemente, ha dichiarato: “L’Italia ha il dovere di rompere le relazioni diplomatiche con Israele”. E’ il coté anti occidentale del regime. Legge e ordine e nostalgia del manganello. Ne sa qualcosa il capogruppo in consiglio comunale a Udine di Alleanza Verdi Sinistra Andrea Di Lenardo che, per essersi permesso di esprimere «grande preoccupazione per l’apertura domani di una nuova sede neofascista a Udine in via Paparotti» e per aver ricordato che «Fiore tornò in Italia solo nel 1997, dopo esservi fuggito per evitare due ordini di cattura (…) e che nel 1985 Fiore viene condannato per banda armata e nel 2023 per l’assalto squadrista alla CGIL a Roma del 2021», il consigliere, annuncia Fiore, è raggiunto da una querela per diffamazione. Ma Di Lenardo ammonisce: «Non c’è spazio per i fascisti, né a Udine, né altrove. No pasarán!».